Da Sansepolcro per tentare l’impresa.

È una biturgense che gioca a San Giustino, in Umbria, per una B1 importante per il volley valtiberino. Stiamo parlando di Stefania Betti, avvocato di professione con la passione del volley, è il “jolly” della squadra, tale è anche il nickname che ha avuto dalle compagne per le sue prerogative da attaccante alla banda e da opposto. Ha messo a segno, sabato scorso, il suo primo punto in Serie B1 ed è esordiente in categoria, a 32 anni, ma a San Giustino ha trovato una stagione fatta di soddisfazioni, ma anche di qualche inghippo.

San Giustino femminile 09-10“Ho subito la frattura del dito medio della mano sinistra – ricorda la Betti – e anche se adesso è di nuovo posto, debbo pur sempre recuperare, nonostante per battere e per schiacciare adoperi la mano destra”.

Dopo l’affermazione sulle abruzzesi di Altino, San Giustino era arrivata a occupare il quarto posto; la sconfitta di Montale Rangone l’aveva fatta scendere al settimo ed ora, dopo il 3-0 di inizio 2019, con Montespertoli, è risalita al quinto.

“E’ una classifica, prosegue Betti, molto corta nei quartieri medio alti ed è anche una classifica che si sta dividendo in due tronconi abbastanza netti. Questo significa che ogni giornata diventa fondamentale e che per conseguire i grandi obiettivi di stagione anche un punto potrebbe fare la differenza. Il discorso vale in pieno anche per noi, che siamo a -4 dai play-off”.

betti battuta san giuL’impresa di Macerata a Cesena è da considerare il primo grande scacco al campionato?

“Diciamo che, in effetti, comincia a rivestire un peso enorme e d’altronde Macerata non ha fatto misteri sulle sue intenzioni”.

A proposito di Macerata, sabato prossimo trasferta in terra marchigiana contro la capolista.

La Roana è una compagine davvero tosta, ma noi abbiamo il vantaggio di non essere sottoposte a pressione, perché fra le due contendenti siamo quella che non ha nulla da perdere. Possiamo – e dobbiamo – quindi giocare a mente libera: è in fondo il nostro segreto, nonostante sul piano fisico il gruppo non sia al top. Certa è una cosa: venderemo cara la pelle”.

E l’esperienza con la maglia di San Giustino?

“Mi trovo benissimo con le compagne di squadra e se anche per me è la prima volta in B1, non ho avvertito più di tanto il salto di categoria sul piano del lavoro e dell’intensità, perché lo scorso anno a San Mariano eravamo abituate a tenere i ritmi alti, nonostante fossimo in Serie C. Comunque sia, la B1 è un’altra cosa”. 

Lascia un commento