Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “Ieri per la prima volta zero positivi ed un guarito. Questa tendenza si conferma dopo i due positivi di mercoledì e martedì. Il dato ci consente di dire che la politica di contenimento degli operatori sanitari e dei cittadini sta dando i suoi effetti. Voglio ringraziare chi fornisce i dati quotidianamente: la dottoressa Felicioni, la dottoressa Pasquale e la dottoressa Pazzaglia. Gli zero positivi sono una speranza ma non vogliono dire niente di definitivo. Quello che è vero oggi non è vero domani. Anche questa mattina mi dicono che c’è troppa gente in giro e quindi invito ai cittadini a stare a casa e rispettare le misure restrittive.
I ricoverati sono 35 di cui 7 in terapia intensiva, la residenza Muzi Betti sta realizzando due camere grigie che consentiranno di mettere in sicurezza la struttura in caso di contagi. Ringrazio presidente, CDA ed operatori e ricordo che Sogepu ha fatto un’altra importante donazione in mascherine e termometri ed ha iniziato una raccolta differenziata particolare per chi sta in quarantena. La ditta Anastasis, le Città del Tabacco attraverso il presidente, il sottoscritto e il direttore hanno deciso di fare una donazione, anche i consiglieri comunali tifernati, coordinati dalla presidente Mencagli hanno fatto la loro parte. Purtroppo i cimiteri sono chiusi: questa chiusura sta nelle misure del Governo, è una decisione nazionale e ci dobbiamo attenere, occorre avere pazienza fino al 13 aprile. Fino ad allora non dobbiamo abbassare la guardia. Ora più che mai stiamo a casa, sperando che questo incubo finisca presto”.
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Da Città di Castello
Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “Aggiorniamo la situazione con 2 nuovi positivi in isolamento domiciliare. In ospedale i ricoverati sono 36 di cui 6 in terapia intensiva. Non solo tifernati ma appartengono a tutta l’Alta Umbria ed anche un paziente di Bergamo. In quarantena le persone sono 158. Le persone in quarantena variano a seconda dell’andamento della sorveglianza sanitaria. Sui tamponi ribadisco che il Comune non ha competenze su una politica che è di natura sanitaria e dal punto di vista delle competenze sta in capo alla Regione. Noi li sollecitiamo e lo facciamo quotidianamente ma non abbiamo se non una moral suasion. Invito tutti ad essere prudenti con le esternazioni via social perché si diffondono notizie false e soprattutto aspettative infondate nella popolazione. Il numero basso dei casi positivi può essere collegato al basso numero dei tamponi effettuati ma questa è una considerazione rispetto ad un ambito su cui il Comune non ha poteri”.
Il sindaco ha poi letto la lettera che Leonardo Bracchini, figlio di Gabrio Bracchini, tifernate scomparso a causa del virus qualche giorno fa, ha voluto rendere pubblica. Ricordandone le scomparsa, scrive: “Mio padre si è distinto per umanità gentilezza e forte impegno, caratteristiche con le quali ha guidato la sua azienda. Amava tantissimo il suo lavoro e, insieme al suo spirito imprenditoriali, questo gli ha permesso di raggiungere risultati prestigiosi, riconosciuti nel suo settore e dagli uomini che lo hanno conosciuto. Sempre in prima linea e pronto a mettersi in gioco sia dal punto di vista umano che professionale per aiutare il prossimo. In modo unanime viene ricordato per la sua gentilezza e umanità. A me l’onore e la fortuna di averti avuto come padre. Leonardo Bracchini”.
“Attraverso questa testimonianza, vogliamo ricordare tutti coloro che sono scomparsi in queste settimane di emergenza e che non hanno potuto avere un funerale degno” ha commentato il sindaco, aggiungendo “Voglio ringraziare anche i tanti soggetti che hanno fatto donazioni: la Fattoria Montelupo, I Vigili Urbani, la famiglia Ruggero che ha donato due ventilatori polmonari, le società rionali e le persone singole. Stanno pervenendo i finanziamenti del Governo, 235mila euro, e l’Anci ha adottato dei criteri per la distribuzione alle famiglie che ne hanno bisogno. Nei prossimi giorni li ufficializzeremo. Chiediamo a tutti coloro che conoscono persone in difficoltà senza aiuto di segnalarle agli Uffici del Comune. Un passaparola di solidarietà che renderà veramente utili queste risorse. Infine: restiamo a casa, i dati non devono farci flettere dall’osservazione delle limitazioni. E’ doveroso seguire le regole. Più che le sanzioni deve valere il buon senso. Per superare questa fase, l’unico modo è evitare assembramenti e praticare il distanziamento sociale”.
Da Città di Castello
Dichiarazione del sindaco tifernate Luciano Bacchetta: “L’aggiornamento di oggi registra 2 persone positive in più, appartenenti allo stesso nucleo familiare, una delle quale ricoverata all’ospedale. Altre 62 persone sono in quarantena nella ricostruzione delle catene epidemiologiche, collegate al maggiore numero dei tamponi. Mi rendo conto che l’isolamento sociale è duro e che spesso si parla attraverso i social ma questo non autorizza a straparlare. La politica dei tamponi non sta in capo ai comuni ma alla Regione. Personalmente ritengo che più tamponi si fanno più si controlla il movimento tra la popolazione del virus. Il sindaco in questo non ha potere, quindi chiedo correttezza”.

Da Città di Castello
Dichiarazione del sindaco Luciano Bacchetta: “Aggiorniamo la situazione alla luce dei dati forniti dalla ASL Umbria 1. Ieri ci sono stati 3 nuovi positivi. Stanno funzionando le misure di contenimento sociale a cui siamo tutti sottoposti. Dobbiamo attenerci anche se faticoso strettamente alle regole. E’ l’unica vera arma per sconfiggere il Coronavirus. I casi di ieri sono situazioni interne a nuclei familiari già colpiti dal contagio. Il controllo epidemiologico dunque è attivo e funziona. Nella residenza sanitaria assistita Muzi Betti, dove ci sono 90 ospiti anziani, i tamponi effettuati sono stati negativi. Ringrazio la presidente Andreina Ciubini, il Cda e gli operatori che stanno lavorando molto bene. Dobbiamo avere pazienza, la facciamo per la salute di tuti”.

Da Città di Castello
Sindaco e Vescovo assieme
Mai accaduto da oltre un secolo: vescovo e sindaco insieme davanti all’immagine della Madonna delle Grazie, patrona della città, un vero evento storico. Il sindaco Luciano Bacchetta e il vescovo di Città di Castello mons. Domenico Cancian nella mattina di sabato 28 marzo 2020 si sono recati nella Chiesa della Madonna delle Grazie per un momento di raccoglimento e preghiera. Era presente anche il parroco don Andrea Czoterk.

Da Città di Castello
Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria Covid-19, su coordinamento della Questura di Perugia ed indicazioni del locale Commissariato di P.S., la Polizia Municipale di Città di Castello sta svolgendo un’accurata attività di perlustrazione e controllo del territorio ai fini della verifica del rispetto della normativa emessa a livello governativo e locale.
Nello specifico, a mezzo di apposito furgone munito di altoparlante è stata effettuata attività di informazione alla popolazione sia in città che nelle frazioni ed oggetto dei controlli sono state sia le persone fisiche, individuate a piedi o a bordo di veicoli, che le attività commerciali presenti.
Ad oggi, i controlli effettuati hanno evidenziato un sostanziale rispetto delle norme imposte sugli spostamenti da parte dei cittadini ed anche relativamente alle attività legittimate a restare aperte, al riguardo essendo state accertate violazioni agli obblighi di legge solo nei confronti di due cittadini non residenti che si trovavano temporaneamente e senza titolo presso la dimora di alcuni parenti ed anche nei confronti di una rosticceria che effettuava attività di vendita per asporto nonostante il divieto.
Sono state monitorate, inoltre, le principali medie e grandi strutture di vendita (nello specifico: centri commerciali, supermercati) autorizzate all’apertura, all’interno delle quali sono emerse alcune irregolarità consistenti nella mancata delimitazione al pubblico di aree destinate alla vendita di prodotti non alimentari (prodotti di abbigliamento, maglieria, cartoleria) per le quali si provvederà ad informare la competente Prefettura per l’applicazione delle sanzioni di legge.
Anche nei prossimi giorni e fino a cessate esigenze si procederà ad effettuare ulteriori controlli ed in merito il Comando della Polizia Municipale resta a completa disposizione dalle h 9,00 alle h 19,30 (dal lunedì al sabato) e dalle h 09,00 alle h 12,30 e dalle h 15,00 alle h 19,30 (nella giornata di domenica o festivi), telefonicamente al numero 075/8529222 o all’indirizzo di posta elettronica polizia@cittadicastello.gov.it, di tutti i cittadini che avessero bisogno di chiarimenti o delucidazioni sugli spostamenti o sulle tipologie di attività commerciali che possono restare aperte al pubblico, raccomandando sempre di uscire da casa solo per motivate esigenze lavorative, situazioni di necessità o urgenza, motivi di salute o altre specifiche ragioni debitamente comprovate.
L’assessore tifernate Luciana Bassini
Per affrontare l’emergenza in corso, il comune di Città di Castello ha attivato il Centro Operativo Comunale (C.O.C.) composto dalle funzioni di: Direzione di Coordinamento, Sanità, Volontariato, Servizi essenziali, Attività scolastica, Strutture operative locali e viabilità, Telecomunicazioni e supporto informatico, Assistenza alla popolazione e Amministrativa, giuridica e contabile. “Dall’inizio dell’emergenza – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Luciana Bassini – questa struttura sta lavorando coprendo tutte le 24 ore tutti i giorni con il compito di coordinare le attività di assistenza alla popolazione. Il C.O.C. è stato dotato di una linea telefonica dedicata, 075 900 2686 per ricevere le telefonate di richiesta di assistenza da parte dei cittadini.
Il centralino prevede infatti le deviazioni di chiamata in base alle esigenze rappresentate di informazioni di carattere generale, richiesta di generi alimentari e/o servizi di assistenza specifici, referente Urp, richiesta di fornitura di farmaci con la PAT che raccoglie le richieste e in collaborazione con la C.R.I. effettuano il servizio di consegna a domicilio. Tutte le richieste, fatta esclusione di quelle relative ai farmaci, vengono poi trasferite dagli uffici al COC che organizza, attraverso le Associazioni di volontariato locali, tutte le attività necessarie. A partire dal giorno in cui il C.O.C. è stato attivato, il 16 marzo, sono state portate a termine trenta consegne di generi alimentari e 35 forniture di farmaci. Considerata la particolare tipologia di emergenza l’attività del C.O.C. relativa alla programmazione delle attività o di feedback è svolta tra alcuni responsabili di funzione presenti all’interno della Sala Operativa Comunale e altri operanti presso la sede comunale o in smart working attraverso videoconferenze programmate. Nel dare conto di questo servizio, voglio ringraziare la squadra del comune, all’opera ininterrottamente dal 16 marzo, ed in particolare il responsabile dei Lavori Pubblici Stefano Torrini, Francesco Nocchi, responsabile della Protezione Civile, Stefano Morini, Matteo Vannocchi, Lucio Baldacci, Fabrizio Mancini e Nicola Nardi per la loro professionalità e dedizione”.
Dichiarazione del sindaco tifernate Bacchetta: “7 positivi in più, solleciteremo apertura poste a Trestina.”
Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, in un giorno particolare, il giorno del suo compleanno: “Aggiorniamo la situazione con 7 positivi in più, lo stesso numero di ieri, rispettando la privacy delle persone interessate, i dati ci dicono che sono riconducibili alle quarantene per contatto con soggetti già positivi, grazie ad uno studio epidemiologico che ha portato ad individuare l’insieme dei potenziali contagi. Il numero delle quarantene preventive è consistente e nella prevalenza domiciliare. Il nostro reparto COVID 19 che è stato realizzato ospita anche cittadini di altre zone ed in particolare dell’Alto Chiascio grazie alla scelta dell’Amministrazione, di collaborazione, solidarietà e grande altruismo, che ha autorizzato l’apertura di questo reparto presso l’ospedale a vantaggio anche di chi non è del nostro territorio.
Il COVID si sconfigge insieme non pensando solo al proprio orticello. E’ stata aperta Villa Muzi dove verranno ricoverati i soggetti positivi ma nella fase terminale della malattia. Abbiamo fatto un’ordinanza per le attività commerciali affinchè si adottino forme maggiori di cautela e gli avventori dovranno indossare mascherine e guanti obbligatoriamente per garantire il distanziamento sociale. Un altro aspetto da sottolineare è la necessità di ampliare gli orari di apertura di Poste Italiane. Oltre a quanto già disposto, a mio avviso va aperto anche Trestina. Chiameremo il responsabile interregionale per sollecitare tale decisione. Ne va anche della sicurezza della popolazione che si recherà alle poste per ritirare la pensione, che sono in gran parte anziani. La battaglia è ancora lunga, ci sono le condizioni però per provare ad uscirne e i dati complessivi sembrano indicare questa direzione. Voglio ringraziare i lavoratori dei servizi essenziali, degli edicolanti, degli operatori sanitari, un grande abbraccio da chi come loro è in prima linea. In momenti come questi si vede chi è consapevole di dover svolgere una funzione e lo fa con serenità”.
Mons. Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello.
Venerdì 27 marzo alle ore 10 mons. Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, si recherà da solo presso il cimitero monumentale tifernate per un momento di raccoglimento e di preghiera e per impartire la benedizione a tutti i defunti. Il vescovo di Città di Castello risponde all’invito della Chiesa Italiana di “affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti della pandemia che stiamo vivendo, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore”. Mons. Cancian aderisce ben volentieri alla proposta della Conferenza Episcopale Italiana ed intende ricordare anche in questo modo le persone morte con il Coronavirus. Nel “Venerdì della Misericordia” della Chiesa italiana lo sguardo sia rivolto al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione”.
Anche i parroci della diocesi, laddove possibile, sono stati invitati a compiere un pellegrinaggio silenzioso presso il cimitero presente nel territorio loro affidato per affidare al Signore tutti i morti e soprattutto tutti quei defunti che sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti”.
Le comunità cristiane, pur impossibilitate alla vicinanza fisica, non fanno mancare la loro prossimità di preghiera e di carità.
Il vescovo ricorda che tutti i giorni lui ed i sacerdoti celebrano la Messa per “l’intero popolo di Dio, vivi e defunti”. L’attesa è per la fine dell’emergenza, quando si potrà tornare a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli.
Nel pomeriggio del 27 marzo alle ore 18 la comunità diocesana si unirà spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione al momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro in Vaticano, con la piazza vuota da Papa Francesco.