La Grande Guerra, la prima Guerra Mondiale vera e propria, ha ispirato Joy Stafford Boncompagni nella realizzazione del drappo del Palio della Balestra 2018, che i tiratori di Gubbio e di Sansepolcro si contenderanno nel pomeriggio di domenica 9 settembre nella città biturgense.
Il balestriere riprodotto con il pennello è realmente esistito e l’artista lo ha individuato in una foto che risale proprio al Palio del 1918. Il balestriere in abiti borghesi è collocato all’inizio di via dei Servi, strada storica ma meno riprodotta anche nelle cartoline, che confluisce in una piazza principale nella quale – altra novità – è riprodotta la Torre di Berta nella sua originaria collocazione, finora, infatti, l’antico manufatto era comparso unicamente come simbolo. Una ulteriore curiosità riguarda i caratteri delle scritte che sono gli stessi che la Buitoni aveva adottato per le sue campagne pubblicitarie.

Joy Stafford e il Presidente Dario Casini
Il drappo è stato presentato, come tradizione, nella giornata del 1° settembre, all’interno della sala consiliare di Palazzo delle Laudi e Joy Stafford Boncompagni ha fornito la lettura del suo elaborato. “Le armi – ha sottolineato – debbono essere adoperate per sport e non per fare la guerra. In questa sala – ha poi aggiunto – mi sono sposata 35 anni fa e da oggi mi considero una biturgense al 100%”
Sono poi seguiti gli interventi del sindaco Mauro Cornioli; dell’assessore alla cultura, Gabriele Marconcini e del presidente della Società Balestrieri, Dario Casini, tutti incentrati sulla causale storica delle feste di inizio settembre, che deve costituire motivo di orgoglio per la comunità del Borgo.
“C’è tanto significato in questo eccezionale drappo, persino rivoluzionario per certi dettami – ha detto il presidente Dario Casini – e quindi ciò costituisce un valido motivo in più per vincere la sfida contro gli amici eugubini e per farlo rimanere in modo permanente nella nostra città”.