Sono il giocatore della Spal, Sergio Floccari e il tecnico Andrea Mandorlini, i vincitori del Premio nazionale la Clessidra giunto alla undicesima edizione. Questo l’albo d’oro: 2009 Claudio Ottoni, 2010 Moreno Torricelli, 2011 Marcello Nicchi, 2012 Pantaleo Corvino, 2013 Giuseppe Sannino, 2014 Federico Cherubini e Devis Mangia, 2015 Maurizio Sarri e Francesco Sinatti, 2016 Nicola Rizzoli e Damiano Tommasi, 2017 Giuseppe Iachini, 2018 Leonardo Semplici ed ora Andrea Mandorlini e Sergio Floccari.

Mandorlini
Un pomeriggio ed una serata intensi, vissuti dai tanti ospiti a partire dalle 18,30 sino a notte inoltrata. Una giornata in due momenti distinti, il vero e proprio talk show pomeridiano, in cui sono stati presentati i vincitori ed il loro curriculum, ed una serata, durante la cena di gala, in cui sono stati consegnati i riconoscimenti.
Vivi Altotevere Sansepolcro che ha proposto l’evento, nato con l’intento di premiare coloro che, partendo dalle categorie dilettantistiche, sono riusciti a distinguersi fino ai massimi livelli del calcio nazionale ed internazionale.

Floccari
Sono stati toccati un po’ tutti i settori del mondo calcistico con Floccari che ha ribadito come la voglia di continuare a giocare sia ancora tanta e che sino a quando avrà questi stimoli, nonostante l’età di 38 anni che non lo aiuta, vorrà dare il suo contributo. Mandorlini ha sottolineato come ci sia tanto bisogno, in questo momento, di giovani talenti che possano dare una mano concreta al calcio italiano. Il suo saluto, anche naturalmente, a Giovanni Trapattoni, che ha da poco festeggiato 80 anni, ex tecnico proprio di Mandorlini all’Inter.
Continuerà ad arbitrare e lo farà ancora con maggiori stimoli, Riccardo Bernardini, giovane arbitro romano, aggredito durante una sua direzione di gara. Applausi a Monica Vanali, giornalista Mediaset, che ha spronato i giovani ad avvicinarsi sempre di più al mondo della carta stampata e del giornalismo. Significativi gli interventi di tutti i premiati, in particolare dell’ex assistente Pisacreta, del procuratore Pagliari e del dirigente del Parma Faggiano. Unico assente, ma per motivi familiari, Francesco Magnanelli, tifernate e capitano del Sassuolo, ma a lui sono andati, ugualmente, gli applausi del pubblico.




