Babbi di Natale in canoa


Auguri “speciali” da Città di Castello con  le immagini della discesa sul fiume tevere dei babbi natale in canoa, evento unico in Italia, che da 40 anni si svolgeva proprio il 25 dicembre a cui il Covid e le disposizioni connesse alla sicurezza hanno imposto lo stop – Canoa club e comune insieme hanno voluto però lanciare così un bel segnale di speranza: “Torneremo su queste sponde con le famiglie e i bambini pronti a ricevere i regali dai babbi natale in canoa”.
Nel 1969 un gruppo di amici, Luca Duca, Amleto Bambini, Mario Bioli, Mauro Gattini, Zelindo Gustinucci, Franco Petruzzi, abituali frequentatori del Tevere decide di compiere un’impresa che, al di la delle loro intenzioni, conquistò gli onori della cronaca nazionale.Utilizzando vecchie tubature per l’essiccazione del tabacco costruiscono un pesante catamarano a bordo del quale ridiscendono il Tevere da Città di Castello a Roma accompagnati da canoisti provenienti da tutta Italia. Dopo sette tappe arrivano sotto ponte Milvio sfiniti ma soddisfatti.Ad attenderli una folla plaudente e una pattuglia di vigili urbani che li preleva e li conduce in Campidoglio dove sono ricevuti dal Sindaco della Capitale che li ringrazia per l’impresa e dona loro una medaglia d’oro a nome della città di Roma. Tornati a casa felici per l’impresa compiuta e accompagnati dalla risonanza della stampa nazionale, decidono di fondare il Canoa Club Città di Castello per permettere a tanti giovani di dare le prime pagaiate sul fiume a bordo di moderne canoe.

Un passaggio di testimone all’insegna dell’ecologia, del rispetto del Tevere e dell’ambiente che lo circonda.

Una Pasqua ricca di significati per il Canoa Club di Città di Castello che nei giorni scorsi ha visto un doppio evento, con i futuri dirigenti della società sportiva che hanno ricevuto simbolicamente le chiavi della struttura da Massimo Spelli, lo storico allenatore.    
Gli stessi giovani, tutti ex canoisti in forza al club biancorosso, hanno deciso di sacrificare diverse ore del proprio tempo libero per ripulire le sponde del fiume Tevere dai rifiuti. Così a bordo delle canoe, armati di guanti, sacchi neri e tutta l’attrezzatura adeguata, hanno raccolto oltre 200 chilogrammi di rifiuti.
Andrea Lepri, Giulio Ventanni, Martino Beccari, Alessandro Cavargini, Federico Martinelli, insieme a Gregorio Giannini e Alberto Cavargini hanno portato a riva di tutto: dagli pneumatici danneggiati e ormai inservibili, alle batterie di auto scariche, passando per bottiglie di vetro vuote, carta, pezzi di plastica, ferro ormai inservibile e tanti altri rifiuti. Tutto poi consegnato a chi di dovere.
La zona che è stata passata in rassegna è quella che va dal ponte del Tevere della E45 alla briglia del fiume Scatorbia«Questi sono i futuri dirigenti del Canoa Club Città di Castello impegnati, grazie anche alla Sogepu, per le pulizie di Pasqua – ha detto Sandro Paoloni, presidente del Canoa Club di Città di Castello – e ne vado assolutamente fiero. Nonostante la pandemia con tutte le limitazioni del caso, questa è la seconda volta che nel 2021, i ragazzi del Canoa rifanno il look al “nostro Tevere”: un gesto nobile e importate sopratutto perché realizzato da giovani, quelli che avranno dei ruoli di primo piano nel prossimo futuro nel Canoa Club. Vorrei ringraziare Sogepu che da sempre c’è vicina in queste come in altre operazioni, insieme al Comune tifernate e a tanti altri enti che ci supportano. In ultimo vorrei fare a nome mio e di tutti i dirigenti attuali e futuri gli auguri di buona Pasqua a tutti i tifernati e agli altotiberini».

Stop alla discesa in canoa del Tevere da Città di Castello

 «Con profonda amarezza e anche con un gran senso di responsabilità, annunciamo che la gara nazionale di discesa in canoa del Tevere non si farà». A dirlo è stato il presidente del Canoa Club Città di Castello, Sandro Paoloni, a qualche giorno dall’inizio della manifestazione.
«L’evento era pronto secondo le nuove regole dettate dalla Federazione per limitare la pandemia da Covid – ha detto ancora il numero uno biancorosso – grazie ai nostri volontari avevamo già preparato il campo da gara seguendo le indicazioni e, come accade ogni anno, avevamo ripulito un lungo tratto del fiume Tevere per renderlo adeguato anche ai più piccoli».
Una organizzazione perfetta, come da caratteristica del Canoa Club
«Le nostre competizioni potevano prendere il via – ha ribadito Paoloni – sono eventi di carattere nazionale, a cui partecipano sportivi professionisti. Per cui avevano tutte le carte in regola per poter effettuare la due giorni di gare: sarebbe stata un piccolo ritorno alla normalità per la nostra cittadina, oltre che un momento importante per il club, visto che da Città di Castello vengono scelti gli atleti che parteciperanno ai vari stage nazionali».
Al termine di una lunga riflessione, invece, la società ha deciso lo stop. «Negli ultimi giorni sono stato molto a contatto sia con i vertici del Comune che con quelli della federazione umbra e del Coni umbro – ha detto ancora Paoloni – e visto l’andamento della pandemia nella regione insieme a quanto accade nella nostra città e tenuto conto anche dell’ultima ordinanza della presidente Donatella Tesei, abbiano deciso di fermarci, in accordo con i vertici regionali e comunali. Uno stop per riprendere al meglio il prossimo anno…»