Ad Empoli finisce al tie-break con San Giustino che era riuscita a ribaltare le sorti del match e quasi a riagguantare le toscane nel quarto set, perso alla fine di misura. Poi, nel quinto, gli equilibri più psicologici che tecnici hanno fatto la differenza al termine di 2 ore e 12 minuti di partita. È arrivato il primo punto esterno della stagione per la formazione di Marco Gobbini che però lascia amaro in bocca per un risultato favorevole, che sarebbe potuto maturare sul campo di una fra le compagini più attrezzate del girone.
Guardando i numeri la differenza, tra le due compagini, non è poi così marcata, come dire che, con maggiore attenzione, San Giustino avrebbe potuto riportare a casa una vittoria importante. Sul piatto della bilancia le empolesi portano i 29 punti di Dayana Kosareva e i 15 dell’altra schiacciatrice Cristina Coppi, più i 18 di Lucrezia Buggiani. Sul versante sangiustinese, Elisa Mezzasoma tocca quota 25, così come positivo è il bilancio di Valentina Mearini e Francesca Borelli, autrici in due di 28 punti.
“C’è senza dubbio rammarico per il modo nel quale abbiamo perso la partita – ha commentato a caldo coach Marco Gobbini – perché ce la potevamo fare, senza nulla togliere ai meriti di un Empoli che da posto 4 non ci ha perdonato. Il problema nostro è costituito dagli sbalzi di rendimento: a momenti nei quali ci esaltiamo e giochiamo bene, fungono da contrappeso situazioni improvvise di black-out che ridanno fiato a chi ci sta di fronte; è successo nel primo set e poi nel quarto, mentre nel terzo – dove invece siamo stati lineari e costanti nel tenere sotto le avversarie – abbiamo vinto largamente. Sul tie-break poco da dire: abbiamo pagato mentalmente quanto speso poco prima per tentare di raddrizzare lo svantaggio dal 17-24, cadendo sul filo di lana. Prendiamo allora quanto di buono abbiamo fatto, assieme al punto che ci siamo portati a casa e che comunque muove la classifica”.