Boxe e Kickboxing con il campione Alessandro Riguccini

E’ un campione del mondo e come tale sarà ufficialmente presentato dalla Società Vivi Altotevere, nella conferenza stampa di giovedì 15 novembre, alle 17,30, nella sala conferenze dell’Unione dei Comuni di Sansepolcro.
Stiamo ovviamente parlando di Alessandro Riguccini, campione del mondo, pesi welter, WBC Silver, titolo conquistato lo scorso ottobre in Messico.
Innanzitutto, sentiamo dalle sue parole, la precisazione su cosa significano queste sigle.
Riguccini Alessandro“La Wbc, ci evidenzia Riguccini, è una delle quattro organizzazioni pugilistiche (le altre Wba, Ibf, Wbo ndr) che ha istituito il titolo mondiale silver, per dare a giovani promettenti l’opportunità di mettersi in vetrina per puntare ancora più in alto. Da qui la possibilità, come è capitato agli italiani, Giacobbe Fragomeni e Silvio Branco, il primo campione mondiale Silver e poi assoluto per la Wbc, e con Branco nella Wba, dove questo, in pratica, è stato il trampolino di lancio per guardare, in seguito, ancora più avanti. Ma si tratta, pur sempre, di un titolo mondiale”.
Detto giustamente questo, c’è anche da precisare che Riguccini combatte, regolarmente, per la Federazione messicana, dopo aver ricevuto nulla osta dalla Federazione Pugilistica Italiana.
Dopo le esperienze nella Kickboxing, i quattro titoli mondiali conquistati, ma in particolare quelli con la Federazione “Waco”, il suo indiscusso valore riconosciuto in tutto il mondo, il passaggio alla boxe con 22 incontri disputati e nessuno perso, con 18 ko e con tante possibilità, ancora davanti, grazie all’interessamento della Vivi Altotevere Sansepolcro, del suo Presidente Marco Piccini, di Marcello Brizi, e di Eugenio Donadoni.
Dalla prima esperienza pugilistica cubana, a L’Havana, negli anni 2007-2008, seguito dal due volte campione olimpico, a Barcellona e Atlanta, Hector Vinent Charon, al ritorno in Italia, all’esordio tra i professionisti, con manager Cavini, ad Arezzo, nel 2012, a questa ultima esperienza  messicana, con il sogno di combattere anche negli Stati Uniti, ma senza mai dimenticarsi il tricolore italiano.