Città di Castello- La Spezia 0-3 (23-25/24-26/23-25)
JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Giglio 1, Franceschini 11, Fuganti Pedoni 12, Cherubini 5, Cipriani 4, Montacci, Zangarelli 3, Volpi 5, Cioffi (L), Marini: N.E.: Cesari (L2), Camilletti, Celestini, Pitocchi. All. Bartolini.
ZEPHYR TRADING LA SPEZIA: Podestà 5, Sarpong 19, Fellini 4, Bottaini 9, Comparoni 5, Biasotto 11, Vignali (L), Vescovi, Vergassola. A disp.: Zaccaria, Pierro, Benevelli. All. Marselli.
Note: Città di Castello (b.v. 2, b.s. 8, muri 8, errori 14)

Bartolini
Amaro stop. Manca il killer istinct alla Job Italia che si perde sempre nel finale di set ma la sconfitta netta è troppo pesante da digerire per gli uomini di Marco Bartolini che hanno lasciato strada a una Zephyr Trading La Spezia che ha fatto sua l’intera posta. Franceschini e compagni non meritavano di uscire dal Pala Joan senza punti anche perché , senza nulla togliere all’ordinata prestazione degli avversari, alcune decisioni del primo arbitro sono state decisive sia nel finale di secondo set, fallo in palleggio incredibile fischiato a Giglio, che nel terzo, palla out di Sarpong giudicata dentro e tutti a casa. Certo è che Marco Bartolini, finito fuori fino alla fine del secondo set per le proteste, deve rammaricarsi anche per le assenze di Marino, out per influenza e del suo sostituto Montacci, uscito nel finale di primo set. Al suo posto è entrato il giovane Volpi e, quando Cipriani ha rilevato Cherubini, nel sestetto tifernate c’erano un 2000 (Cioffi), un 2002 (Cipriani) e un 2003 (Volpi). Proprio il giovanissimo centrale è la nota lieta della serata per i 5 punti messi a segno ed anche per alcuni buoni turni in battuta e toccate a muro.