Presidente Bianchi, ma lo sa che calcisticamente parlando, è, adesso, sulla bocca di tutti: il Tiferno, matricola del campionato è in vetta alla classifica di Eccellenza Umbra.
“E se non c’è due senza tre….”
Ovvero?
“Mi piacerebbe essere quel Presidente che vince tre campionati di fila con la stessa società.”

Presidente Bianchi
Quindi Il Tiferno ci crede.
“Certamente, abbiamo costruito una squadra per puntare in alto, o per vincere subito, e questa sarebbe naturalmente la cosa più bella, oppure ai play off. Sono tutti ragazzi del posto, a parte un paio di eccezioni e vogliamo fare bene”.
Come è nata la passione per il calcio.
“C’è sempre stata, da quando accompagnavo mio figlio Giammarco agli allenamenti….tanti anni fa. Poi il desiderio degli sportivi di Lerchi di salvare, in un momento particolare, la società e il loro interessamento nei miei confronti”.
Perché il Tiferno e non la Tiferno, trattandosi di una squadra.
“Presto detto perché le origini romane, quindi il nome latino Tifernum Tiberinum, raffigura il municipio dell’antica Roma per Città di Castello”
Ma torniamo a noi, parliamo di questa società.
“È nata con due obbiettivi ben precisi”.
Vediamo quali.
“Essere protagonisti e disporre di un forte settore giovanile. Con quest’ultimo riferimento che è fondamentale per la crescita di giocatori soprattutto del posto che saranno la fucina della prima squadra”.
E per essere sicuro si è affidato a…
“Maurizio Falcinelli, grande esperto calcistico di giovani. Lo seguivo da tanto tempo, ma con la serietà e correttezza che lo contraddistinguono, ha sempre declinato l’invito avendo altri impegni”.
E lei?
“Gli ho ricordato che non mi poteva impedire di…corteggiarlo. L’opportunità si è presentata quest’anno e lui ha aderito al nostro progetto.”
Si parla, naturalmente, di promozione in serie D, ma con obiettivi ancora più grandi.
“Piano, piano, un passo alla volta. Ora ci dobbiamo concentrare su questo campionato di Eccellenza Umbra, poi, se lei intende parlare di serie C, vedremo più avanti. Voglio solo dire che, se qualche anno fa non era facile trovare sponsor e aziende che ci dessero una mano, la passata stagione molte si sono avvicinate e per questo campionato abbiamo il sostegno della vallata umbra. Per la serie C servirà ancora un maggior coinvolgimento, ma, ripeto, un passo alla volta. Serviranno altre risorse: sembra un sogno, però a me piace sognare e, spesso, se non sempre, sono un passo avanti rispetto ai sogni. La nostra società è come un esercito, dove c’è il generale, ci sono i colonnelli, i sottoufficiali e i soldati. Così siamo orchestrati e molte aziende hanno capito che far parte di questo esercito, di questo circuito, è importante”.
Abbiamo parlato di giovani…
“E ne abbiamo, in pochi mesi, già 150, divisi nelle varie categorie. Ripeto sono loro che rappresentano il futuro del calcio e noi siamo fieri di svolgere anche questa funzione sociale”.

Santececca
Abbiamo detto di Falcinelli, passiamo a Santececca.
“Un burbero buono che sa il fatto suo”.
Diego Giorni, il ds.
“Sembra che abbia fatto sempre questo lavoro e, pensare, è al suo primo anno”.
Le squadre favorite per l’Eccellenza.
“Non c’è il Foligno, ma ce ne sono una decina che potrebbero dire la loro”.
Quali?
“Narnese, Sansepolcro, Tiferno, Orvietana e Ducato che ha un attacco da far paura, poi si inserirà qualche altro team, strada facendo”.
Ed ora Pontevalleceppi, quindi la semifinale di Coppa Italia.
“È vero, abbiamo impegni importanti che, con mio figlio Michele e gli altri dirigenti storici di Lerchi, stiamo sviluppando. Pian Piano, un passo alla volta.”