A Pontedera, dove San Giustino ha sfatato il tabù trasferta in B1, con la seconda vittoria esterna, è stata la più prolifica fra le attaccanti biancazzurre con 16 punti e un 42% di realizzazione; parliamo di Giorgia De Stefani, la schiacciatrice trevigiana, già preziosa in ricezione, che sta migliorando i propri numeri anche in attacco. Grintosa e determinata nella giusta maniera, ha scaldato a dovere la mano da posto 4 e in alcuni frangenti i suoi colpi hanno fatto la differenza dimostrando che San Giustino è più squadra.

De Stefani in attacco
“E’ soprattutto emersa la sua vera veste – precisa la De Stefani – perché fino a poco tempo fa mostravamo spesso un’immagine “falsa” di noi. Stiamo concretizzando il lavoro in palestra e nel frattempo, dopo cinque mesi, sta emergendo l’amalgama in seno a un gruppo costruito ex-novo, con due sole atlete confermate rispetto alla passata stagione. Un percorso che all’inizio non è mai facile, ma siamo migliorate a livello di concentrazione e di conseguenza anche il nostro gioco è più ordinato. La vittoria di Pontedera ha pertanto una spiegazione logica”.
Se dunque la squadra è ora quella “vera”, anche la De Stefani delle ultime partite è da considerare quella vera?
“Sì, anche se ritengo di avere ancora qualche margine di miglioramento da sfruttare. Parlando con metafora, dico che sono un “diesel”: problemi fisici nessuno, per cui dovevo soltanto ingranare e acquisire una maggiore sicurezza, che si è tradotta poi sul campo anche in una migliore intesa con la palleggiatrice Claudia Stincone, nel senso che la mia condizione trasmette più fiducia a chi deve servirmi i palloni”.
Campionato comunque tosto.

De Stefani in tuffo
“A differenza dei gironi A e B, che finora conoscevo di più, questo ha un indice di difficoltà superiore. Se negli altri raggruppamenti vi sono a volte partite senza storia, quando affronti le ultime della classe, qui invece bisogna prestare molta attenzione, perché anche chi sta in fondo ti può battere. Inoltre, diverse squadre fanno leva sul fattore campo”.
E la posizione play-off si avvicina ulteriormente, nonostante cinque squadre siano racchiuse in un fazzoletto. Arrivo in volata?
“Sì, sono convinta che alla fine il divario rimarrà minimo. Un motivo in più per non sperperare quei punti che poi potremmo rimpiangere. Dico allora che in lizza ci siamo anche noi e che voglio raggiungere l’obiettivo: sono qui per questo”.
Quale avversaria indichi come la più temibile?
“Trevi: ha una qualità tecnica in attacco molto alta, anche se nella partita disputata a San Giustino siamo state brave nel mettere in difficoltà le loro pedine di punta”.
Sabato prossimo, gara di ritorno contro Moie; pesa ancora l’amara sconfitta di ottobre?
“Dobbiamo assolutamente riscattarla, soltanto ripensando ai 2 punti che abbiamo lasciato lì nella gara di andata”.