Sport, ma anche altro, ovvero seguire chi aiuta e sta vicino a coloro che praticano gli sport, cosiddetti alpini, nelle nostre regioni, standogli costantemente accanto. Parliamo delle operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio che si basano sul lavoro di specialisti, in grado di garantire il successo delle missioni di soccorso.
Gli oltre 90 tecnici, operatori, medici ed infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) operano per la sicurezza in montagna e in tutti gli ambienti impervi e ostili del territorio Regionale.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Umbria nel 2017 ha effettuato più di 100 Interventi di soccorso tecnico di urgenza ed emergenza Sanitaria.
Oltre cento anche le giornate effettuate in collaborazione con la Protezione Civile Regionale e Nazionale per il supporto alle popolazioni colpite dalle innumerevoli emergenze dello scorso anno, che hanno interessato oltre all’Umbria, anche le Regioni l Marche, Lazio e Abruzzo, una fra tutte quella all’Hotel di Rigopiano, dove i tecnici del SASU vennero impiegati per la durata di tutta l’emergenza.
Nello scorso anno i tecnici e operatori del SASU hanno effettuato tra missioni di Soccorso e attività formative ed esercitative oltre 45.000 ore/uomo di attività effettuata con professionalità, ma con lo spirito volontaristico, con un unico compenso: i ringraziamenti del malcapitato o dei suoi cari.
Quella del tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico è una attività non retribuita, per la quale però viene richiesta un alta professionalità. Gli iter addestrativi a cui sono sottoposti infatti, sono dettati dai piani formativi delle scuole nazionali del CNSAS, in linea con i dettami sanciti dalla legge 74/2001.
Pedina essenziale di questa operatività è anche il tecnico di elisoccorso, presente sempre presso la base 118 di Fabriano, servizio che copre anche la Regione Umbria.
In questi giorni sulle montagne Regionali sono in corso numerosi eventi formativi e addestrativi che coinvolgeranno fino a domenica sia tecnici che sanitari, dalla formazione in grotta alla formazione alpina e forre, queste attività saranno concentrate per la maggiore nelle gole della Valnerina. In fine e non per ultima, perché non meno importante, la settimanale formazione delle Unità Cinofile sulle montagne ternane.
Quella del Soccorso Alpino e Speleologico è un’attività in continua evoluzione e, approfittando del periodo di calma, sotto all’aspetto degli interventi di soccorso, gli uomini e le donne del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria si addestrano per garantire un servizio sempre efficiente e al servizio della comunità.