Un Sansepolcro rimaneggiato ottiene una vittoria importante contro i modenesi del Castelvetro

Tre punti d’oro per il Sansepolcro di Schenardi nel match di esordio, in serie D, contro i modenesi del Castelvetro, considerando le tante assenze con le quali doveva fare i conti il tecnico.

La nota sicuramente da rivedere riguarda lo Stadio Buitoni che aveva, per i motivi legati alla sicurezza dopo i fatti dello scorso maggio di Torino, la gradinata quasi completamente inagibile. E’ vero, c’era il Castelvetro che di sostenitori ne aveva pochi al seguito, ma quando ci saranno altre partite, vedi ad esempio la gara infrasettimanale del 13 settembre con il Forlì, seppur probabilmente si giocherà alle 20,30, di romagnoli  ne vedremo diversi. Auguriamoci che i lavori previsti vengano ultimati quanto prima.

Ma torniamo al significativo successo dei ragazzi di Schenardi, senza dimenticarci che tra i pali c’era un classe 2000, Giorni, tra l’altro molto sicuro e attento e che la formazione messa in campo non poteva disporre di due pedine base come Massai e Bianchini ed aveva Parodi in panchina, oltre a non avere disponibili gli squalificati Dida e Adreani  e i tanti fuori quota che il tecnico bianconero avrebbe potuto utilizzare.

E’ stato un Sansepolcro tutto cuore e attenzione, deciso e al tempo stesso cinico e voglioso, quando ce n’è stato bisogno, sfruttando a dovere la bella punizione di Pilleri. Un calcio piazzato che il giocatore ha messo chirurgicamente alle spalle dell’estremo difensore ospite. Una squadra, questo Sansepolcro, che ha fortemente voluto i tre punti, consapevole che il calcio non regala niente, anzi approfitta dei momenti no. Fortuna e sfortuna alla fine non si equivalgono, anzi, la dea bendata nelle ultime stagioni si è proprio approfittata del Sansepolcro e l’inizio, quest’anno, non è stato certo dei migliori, nei confronti dei bianconeri, che erano già in credito prima di iniziare il campionato.

Ma lasciamo stare e guardiamo a quella che è stata una vera e propria impresa nel battere il Castelvetro, squadra coriacea che è mancata in fase di conclusione, ma alla quale il Sansepolcro ha risposto con ripartenze importanti. La differenza si è vista anche, in particolare, tra i cosiddetti over, che hanno stretto i denti, giocando palloni su palloni, e mantenendo, al tempo stesso, la massima concentrazione e determinazione.

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