70 anni dalla scoperta e dal ritrovamento del San Giuliano di Piero della Francesca. Il particolare momento sarà ricordato dal Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro e dalla Società Balestrieri biturgense che per l’occasione ha fatto realizzare all’artista Claudio Boncompagni, una medaglia ricordo dell’avvenimento che Lino Mercati, nel 1954, 70 anni fa, ritrovò nella città biturgense. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo delle Laudi in occasione della conferenza stampa che illustrava la presenza di Bennato, Max Gazzè e Paolo Ruffini, oltre ai Giochi Bandiera e al secolare Palio della Balestra tra Gubbio e Sansepolcro, in Piazza Torre di Berta. 
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Martine Perugini a Città di Castello
Parliamo anche un po’ di arte. E questa volta è l’amico Sergio Bartoccioni indimenticato protagonista del calcio di alcuni anni fa a proporci questa bella iniziativa
Dove ? A Città di Castello dal 2 settembre 2024, alla Galleria Borgo Farinario 5.
23^ Edizione
Il premio Cairo, giunto alla 23^ edizione e che alla 21^ ha visto la vittoria della cortonese Giulia Cenci, ha nella sua giuria Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello.
Dedicato agli artisti Under 40, vede 20 finalisti nati tra il 1984 e il 2001, tutti italiani a parte una donna, Adelisa Selimbasic nata in Germania nel 1996 e l’artista Arjan Shehaj nato in Albania nel 1989. Il 23° Premio Cairo si svolgerà dal 15 al 20 ottobre nelle prestigiose sale del Museo della Permanente di Milano e proporrà le opere inedite selezionate dalla redazione della rivista “Arte” per una Giuria di altissimo profilo nazionale e internazionale, di cui fa parte Bruno Corà.


Sgarbi a Fighille e Citerna con il sindaco Enea Paladino
Vittorio Sgarbi dopo la sua presentazione a Sansepolcro, al Teatro Dante, dove ha proposto l’itinerario rinascimentale che tocca Sansepolcro, Monterchi, Citerna e Castiglion Fiorentino, annunciando i capolavori unici di Piero della Francesca, Bartolomeo della Gatta e Donatello assieme ad altri grandi maestri è passato, prima di arrivare a Citerna con il sindaco Enea Paladino, da Fighille per vedere il Piccolo Museo di Arte Contemporanea e poi nella cittadina medioevale dove ha ammirato, nuovamente, la Madonna di Donatello. Durante la sua Lectio Magistralis biturgense il noto critico d’arte, che è stato anche sottosegretario alla Cultura nel Governo Meloni, ha apprezzato il Museo di Fighille, oltre che, accompagnato dal sindaco Paladino, la stupenda opera di Donatello a Citerna. 
Il Polittico, che meraviglia
Li avevo visti separati, i Santi, in viaggi che faccio, nella speranza che arrivassero un giorno da Lisbona, New York, Londra, Washington, tutti assieme e fosse possibile vederli riuniti.
Quel giorno è arrivato e il Museo Poldi Pezzoli di Milano è riuscito nell’intento e, per la prima volta dopo 555 anni dalla sua realizzazione, il Polittico degli Agostiniani di Piero della Francesca è stato ricostruito, grazie alla direttrice del Museo milanese, Alessandra Quarto, in un luogo che è una vera e propria icona. Ed io ho avuto la fortuna di vedere l’opera di Piero.
Anche chi ha prenotato per la visita deve fare la fila, pure i giornalisti (che non pagano),ma non so per i gruppi. Una gentilissima signora ti intrattiene su qualsiasi argomento mentre fai la fila. Chi è venuto ha visto già diverse volte il Museo Poldi Pezzoli, ma è arrivato qui, appositamente, per il Polittico di Piero. C’è sempre tanta gente in Via Manzoni, sede di quel Museo che il mecenate Gian Giacomo Poldi Pezzoli, (morto a 57 anni), donò alla città. E’ aperto di lunedì, ma è chiuso il martedì. E’ consigliabile una visita in mezzo alla settimana, dal mio punto di vista non di lunedì quando tutti gli altri musei sono chiusi. C’è una breve fila da fare, se si è fortunati forse no, ma ne vale la pena per ammirare, tutto racchiuso in una stanza, quel Politico dove Piero è riuscito a portare il “cielo in terra”. E’ stata definita un’opera rivoluzionaria, a distanza di tanto tempo, e come ha sottolineato il Ministro Sangiuliano, è questo un omaggio ad uno dei più grandi artisti italiani e dell’arte universale. C’è inoltre un bel video che spiega, minuziosamente, il lavoro di Piero della Francesca che con Sant’Agostino, San Michele Arcangelo, San Nicola da Tolentino e San Giovanni Evangelista, ha fornito un autentico capolavoro. Sapere poi che in una stanza vicina all’ingresso del Museo, c’è un evento artistico storico, lascia a bocca aperta. Non è facile provare a spiegare le sensazioni avute, ma sapere che hai di fronte un momento magico, non è semplice.
Un’emozione forte, grande. Sono concessi 20 minuti per visitare la sala dedicata al Polittico, ma “organizzandosi” qualche istante….in più riesci a restare: sapere che al sommo Piero è dedicata un’apposita sala, visitare il Museo, vedere opere di Raffaello, Botticelli, Perugino, Pollaiolo, Pinturicchio, ma “imbatterti” in un altro artista nato a Sansepolcro, Giovanni de Vecchi con la sua Pietà, sapere che Poldi Pezzoli lo volle nella sua abitazione, è veramente fantastico. Ma è qui che puoi trovare il Grande, uso la G maiuscola appositamente, Piero della Francesca in una delle sue opere più significative. Apprezzati anche i gadget dedicati all’evento, dal libro (costo 32 euro), alla borsa, ai magneto, ai testi per Piero della Francesca e al suo capolavoro, riunito insieme per la prima volta. Che emozione. Fortunati coloro che potranno vedere il Polittico sino al 24 giugno 2024, poi i Santi riprenderanno la loro…. Strada. Concludo che sul testo dedicato a questa “riunificazione” unica, si parla molto di Sansepolcro e ciò, ne sono certo, sarà sicuramente un’occasione unica ed un grande vantaggio per la città e per tutta la valle.
Foto sotto: Pietà di Giovanni de Vecchi

Una Primavera con i “fiocchi” per Sansepolcro
Una primavera per Sansepolcro che si annuncia con il botto. Oggi 20 marzo, un evento epocale al Museo Poldi Pezzoli di Milano, mentre domani 21 marzo, alle ore 12, verrà riposizionata, dopo 7 anni di restauro, la Deposizione del Rosso Fiorentino nella chiesa di San Lorenzo.
Da oggi costerà veramente poco: 14 euro ammirare e partecipare alla visita ad una delle più significative opere di Piero della Francesca al Poldi Pezzoli di Milano per quello che è definito l’evento dell’anno. E’ stata chiamata, giustamente, un’esperienza unica e irripetibile, in cui Sansepolcro sarà protagonista. Il Museo Poldi Pezzoli di Milano, dove per la prima volta nella storia, dopo 555 anni dalla sua realizzazione, sarà presentato il Polittico Agostiniano di Piero della Francesca. Iniziato nel 1454, il capolavoro di Piero fu ultimato nel 1469 e destinato all’altare maggiore della chiesa degli Agostiniani a Sansepolcro. La pala fu successivamente smembrata e dispersa entro la fine del XVI secolo. Ciò che resta oggi, otto pannelli in totale, si trova in musei europei e statunitensi oltre che al Poldi Pezzoli. Grazie alla collaborazione con i grandi musei proprietari, la Frick Collection di New York, con il San Giovanni Evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona, con Sant’Agostino, la National Gallery di Londra con San Michele Arcangelo, sarà così possibile ammirare riuniti tutti i frammenti del famoso polittico con il Museo stesso, Poldi Pezzoli, che possiede il pannello raffigurante San Nicola da Tolentino. Il progetto vuole, per la prima volta, restituire al pubblico e agli studiosi la piena esperienza dell’opera pierfrancescana in tutta la sua potenza evocativa dell’epoca rinascimentale. “Sia il Comune di Sansepolcro che la Fondazione Piero della Francesca, dichiarano l’assessore alla cultura di Palazzo delle Laudi, Francesca Mercati, e la presidente della Fondazione, Francesca Chieli, hanno concesso il patrocinio alla prestigiosa iniziativa. I nostri loghi compaiono in tutto il materiale promozionale dell’evento. E saremo presenti all’inaugurazione ufficiale, oggi, a Milano di quello che si annuncia come appuntamento clou dell’anno per l’arte rinascimentale”. La mostra allestita al Museo Poldi Pezzoli di Milano sarà visitabile da oggi mercoledì 20 marzo sino a lunedì 24 giugno. 
Da giovedì 21 marzo, alle 12, riposizionamento della Deposizione del Rosso Fiorentino nella chiesa di San Lorenzo a Sansepolcro. 
L’opera fu commissionata per la chiesa di Santa Croce a Sansepolcro dalla confraternita di Santa Croce; la tavola era destinata all’altare maggiore e doveva rappresentare un Cristo deposto. La commissione del dipinto è da datarsi tra il 1524 e il 1525, data in cui probabilmente fu commissionata a Raffaellino del Colle; successivamente il pittore locale la cedette al Rosso, affinché in città “rimanesse qualcosa di suo”, come scrisse Vasari. Il contratto tra l’artista e il priore della confraternita fu stipulato nel 1527, dopo che il Rosso Fiorentino, a seguito del Sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi, fuggi giungendo prima a Perugia e poi a Sansepolcro. Tale commissione fu approvata e aiutata dal vescovo Leonardo Tornabuoni, già committente del Rosso a Roma e anche lui rientrato da poco in città. Il dipinto fu realizzato nel 1528.
Nel 1554 le monache benedettine di San Lorenzo furono trasferite nei locali della confraternita di Santa Croce, ciò comportò l’ampliamento dell’edificio, con la costruzione del coro delle monache dietro l’abside della chiesa. L’ampliamento non comportò lo spostamento dell’opera, che fu semplicemente rialzata per permettere l’apertura della grata sopra la mensa d’altare.
Nel 1808 il convento di San Lorenzo fu soppresso e trasformato in orfanotrofio, ma fortunatamente il dipinto non fu confiscato con le requisizioni napoleoniche.
Nel 1940, durante il coinvolgimento dell’Italia in Guerra, la pala d’altare si trovava a Firenze per la Mostra del Cinquecento toscano tenuta a Palazzo Strozzi; allo scoppio del conflitto venne ricoverata nei depositi del Museo del Bargello per preservarla dai possibili danni bellici. “Notizie sulla Deposizione del Rosso Fiorentino tratte su Opificio delle Pietre Dure”
Da Sansepolcro, o meglio dal Borgo a Londra
Mesi fa lo avevano detto ed ora hanno mantenuto la promessa: da Sansepolcro a Londra. A fare cosa? Ma per vedere i capolavori di Piero della Francesca. In 16 biturgensi hanno visitato, proprio oggi, la National Gallery di Londra, guidati da Stefano Tarducci Presidente della Società Balestrieri di Sansepolcro e da Maurizio Patti, che si trova a Londra e che li ha accolti alla National Gallery, illustrando i capolavori pierfrancescani.


A marzo un evento incredibile
NON E’ MAI ACCADUTO, ma per la prima volta sarà possibile ammirare dopo 555 anni uno dei capolavori più significativi di Piero della Francesca. Questo grazie al Museo Poldi Pezzoli di Milano, dove dal 21 marzo 2024 al 24 giugno 2024 in un’occasione unica i turisti, e anche i biturgensi, avranno una occasione e una opportunità per vedere una delle opere più significative di Piero della Francesca: Il Polittico degli Agostiniani.
Si tratta di un lavoro eseguito da Piero, tra il 1454 e il 1469, per l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino a Sansepolcro.
Il polittico, tra le opere di maggior impegno del grande artista, fu purtroppo smembrato e disperso probabilmente già nel XVI secolo. Gli altri scomparti sono oggi conservati in vari musei europei e americani: Sant’Agostino in Portogallo al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona; San Michele Arcangelo in Inghilterra alla National Gallery di Londra; San Giovanni Evangelista negli Stati Uniti alla Frick Collection di New York, San Nicola da Tolentino a Milano, mentre risulta mancante il pannello centrale, in cui con ogni probabilità era raffigurata una Madonna in trono con il Bambino.
San Nicola da Tolentino (nella foto) l’unico santo del capolavoro rimasto in Italia: è una tavola, conservata al Museo Poldi Pezzoli di Milano e faceva parte del polittico eseguito da Piero della Francesca, per l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino a Borgo Sansepolcro. Nicola da Tolentino, vissuto nella seconda metà del Duecento, fu canonizzato nel 1446.
L’occasione per ammirare il capolavoro del Polittico sarà solo per due mesi, poi verrà di nuovo smembrato e i santi saranno nuovamente ricollocati nei musei che adesso li posseggono: Inghilterra, Stati Uniti e Portogallo, oltre al museo milanese che riavrà il San Nicola da Tolentino. 
Al Museo Poldi Pezzoli di Milano sarà riunito il Polittico degli Agostiniani di Piero della Francesca
Non è mai successo prima.
San Nicola da Tolentino (nella foto): la tavola faceva parte di un polittico eseguito da Piero della Francesca, tra il 1454 e il 1469, per l’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino a Borgo Sansepolcro. Nicola da Tolentino, vissuto nella seconda metà del Duecento, fu canonizzato nel 1446. Il polittico, tra le opere di maggior impegno del grande artista, fu purtroppo smembrato e disperso probabilmente già nel XVI secolo. Gli altri scomparti sono oggi conservati in vari musei europei e americani: Sant’Agostino in Portogallo al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona; in Inghilterra San Michele arcangelo alla National Gallery di Londra; negli Stati Uniti, San Giovanni Evangelista alla Frick Collection di New York, mentre risulta mancante il pannello centrale, in cui con ogni probabilità era raffigurata una Madonna in trono con il Bambino. Le principali tavole del polittico nella prima metà dell’Ottocento si trovavano a Milano, e per la prima volta, dopo 555 anni il capolavoro sarà riunito al Museo Poldi Pezzoli di Milano, dal 21 marzo 2024, al 24 giugno 2024. Un’occasione per i biturgensi da non perdere per vedere una delle opere più significative di Piero della Francesca. 
Sgarbi a Sansepolcro
Diversi i personaggi che, negli ultimi mesi, sono stati presenti a Sansepolcro, dai giornalisti Giammarco Sicuro e Alessandro Antinelli, ma questa volta si è rivisto un habitue: Vittorio Sgarbi. Il parlamentare si è visto spesso ed è oramai un affezionato di Sansepolcro. Questa volta accompagnato dal sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, ha voluto nuovamente far visita alla città pierfrancescana e dopo aver rigustato, accompagnato dal primo cittadino biturgense, Fabrizio Innocenti e dal suo vice Riccardo Marzi, il Museo Civico riammirando le opere di Piero e i capolavori conservati, è stato accompagnato anche dall’assessore alla cultura Mercati e dalla direttrice del Museo Giambagli visitando la chiesa di Santa Maria delle Grazie, San Francesco, il Duomo, sedendosi quindi sugli spazi del dodecaedro in Piazza Torre di Berta. La sua trasferta lo ha visto poi a Citerna e Monterchi per ammirare le opere, oltre che di Piero della Francesca, anche del Signorelli, di cui quest’anno ricorrono i cinquecento anni dalla morte, legando il tutto alla Valtiberina e alla Valdichiana. Nostra opinione è che Sgarbi sia stato anche interpellato sulla nuova pavimentazione di Piazza Torre di Berta unita al cotto toscano. Pareri…. 

