Giro di boa in serie D, girone E. Ci sembra naturale trarre le dovute conclusioni per uno stop lungo con le squadre che torneranno in campo domenica 4 gennaio 2026. Innanzitutto, va detto, che il Grosseto, dei nove gironi che compongono la serie D ha il maggior numero di punti: 44. Il Treviso, primo nel girone C, ne ha 43 e l’Ostiamare di De Rossi, primo in classifica, ne ha 42 nel girone F. Detto questo, a testimonianza della difficoltà del campionato, va precisato che il Grosseto guidato dal vincente Indiani, sta facendo il vuoto nel girone non perdendo dal 7 settembre, giornata inaugurale, quando fu battuto dal Seravezza per 2-1. Da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti, recita un vecchio proverbio, ma il Grosseto che guida con 7 lunghezze di vantaggio proprio sul Seravezza, avrà lo scontro diretto allo Zecchini di Grosseto con il Seravezza e, se dovesse vincere il 4 gennaio, chiuderebbe definitivamente la lotta (se ci fosse). Un campionato che vive, ma lo si sapeva da questa estate, unicamente per il secondo posto e la lotta, qui, si fa incerta. Nel centro classifica navigano diverse compagini, ma per evitare i play out sono tutte, o quasi, in bazzica. Fatto eclatante è che dal quartultimo al penultimo posto la posizione sia occupata da neopromosse, ovvero Camaiore, Sansepolcro e Cannara.
Foto sotto: Zecchini di Grosseto
Ultimo il Poggibonsi, con 7 punti, che proprio con il Cannara ha ottenuto il primo successo. Non è solo nella speciale classifica, in quanto la Sammaurese, che ha eliminato in Coppa Italia il Sansepolcro, è ultima nel girone F con 6 punti e l’unica vittoria l’ha ottenuta all’esordio il 7 settembre con il Castelfidardo che è penultimo, da allora tre pareggi e tutte sconfitte. Correre ai ripari, parliamo del girone E, non sarà per chi è già impelagato nei play out o nella retrocessione diretta, facile. Trovare l’uomo, anzi gli uomini, i giocatori che ti possano risollevare non è semplice. Ma ci sarà tutto un girone di ritorno dove, le Società, rimboccatesi le maniche, cercheranno di far divertire il numeroso pubblico che nonostante tutto segue ancora il calcio dilettantistico.