Cinque punti di penalizzazione al Città di Castello

Il Tribunale Federale Territoriale ha inflitto al Città di Castello una penalizzazione di 5 punti nel prossimo campionato di Promozione Umbra, a causa di irregolarità e problematiche gestionali maturate nel periodo precedente all’attuale gestione.𝐋𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐌𝐚𝐭𝐢𝐚𝐬 𝐁𝐞𝐫𝐠𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨: “𝑃𝑢𝑟 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑙’𝑖𝑚𝑝𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑡𝑙𝑒𝑡𝑖 𝑒 𝑡𝑖𝑓𝑜𝑠𝑖, 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑡𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒. 𝐼𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜, 𝑓𝑖𝑛 𝑑𝑎 𝑠𝑢𝑏𝑖𝑡𝑜, 𝑠𝑎𝑟𝑎̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑔𝑎𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑎𝑟𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑜. 𝑆𝑎𝑝𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎̀ 𝑖𝑛 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑙𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖 𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑣𝑖”.

Questa la motivazione

a) Deferimento della Procura Federale 20 luglio 2025
Il Città di Castello ha schierato, durante lo scorso campionato di Eccellenza, in posizione irregolare, poiché non tesserati e privi della certificazione medica, 5 giocatori: Marco Bruschini ed Hassen Amri, Mama Sougou, Gibi Mbye e Lamin Dabbo. Per questo il Tribunale ha deciso 3 punti di penalizzazione per la società, 5 giornate per Bruschini e Amri, 3 giornate per Souou, Mbye e Dabbo, da scontare nella stagione 2025-2026. Oltre a ciò 267 euro di ammenda al club, 6 mesi di inibizione a Paolo Cangi, all’epoca presidente della società, e un’inibizione di 3 mesi e 10 giorni all’accompagnatore ufficiale Francesco Cagnoni.

b) Deferimento della Procura Federale 19 luglio 2025
Il Città di Castello non ha provveduto al pagamento di quanto statuito dal lodo arbitrale in favore dell’allenatore Massimiliano Colocci nel termine previsto nel lodo stesso (30 giorni dalla notifica). Per questo il Tribunale ha deciso 1 punto di penalizzazione per la società, da scontarsi nella stagione 2025-2026, e 6 mesi di inibizione per Fabio Calagreti, all’epoca presidente del club.

c) Deferimento della Procura Federale del 30 aprile 2025
Mancato pagamento della somma dovuta al tecnico Antonio Armillei entro il 6 gennaio 2025.
Per questo il Tribunale ha deciso 1 punto di penalizzazione per la società, da scontarsi nella stagione 2025-2026 e 6 mesi di inibizione per Paolo Cangi, all’epoca presidente del club e 600 euro di ammenda al club. Penalizzazione che non è stata fatta scontare nella stagione scorsa perché il Città di Castello era già retrocesso.

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