Se il Città di Castello non gioca

Il regolamento calcistico parla chiaro: in base all’articolo 53 c’è la sconfitta per 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione. Alla quarta rinuncia scatta l’esclusione del campionato.
Il Città di Castello ha già effettuato due rinunce (Pontevalleceppi, Narnese) e domenica 27 aprile, dopo i venti giorni di sosta i tifernati devono affrontare, sempre al Bernicchi, il Tavernelle poi, domenica 4 maggio, ultima giornata in trasferta a Cannara. Se la società del presidente Fabio Calagreti non scendesse più in campo, arriverebbe l’esclusione dal campionato mutando la classifica generale e la lotta per la salvezza.
Dopo l’abrogazione del comma 4 dell’articolo 53, non conta, infatti, più il momento in cui la squadra viene esclusa dal campionato, ovvero se all’ andata o al ritorno. L’esclusione fa sì che i punti persi contro la squadra esclusa vengano restituiti alle avversarie: il Bastia avrebbe 3 punti in più, il Terni, l’Agape Umbertide e il Pontevalleceppi due.
Città di Castello-Bastia 2-1 (3 punti al Bastia)
Città di Castello-Terni 1-1 (2 punti al Terni)
Umbertide Agape-Città di Castello 0-0 (2 punti Umbertide)
Città di Castello-Pontevalleceppi 1-1 (2 punti al Pontevalleceppi)

La classifica, venendo il Città di Castello escluso, sarebbe la seguente:  
Sansepolcro 55
Angelana 52
Cannara 51 + 3 (se il Città di Castello dovesse rinunciare)
Narnese 50
Olympia Thyrus 47
Pierantonio 45
Ellera 45
Pietralunghese 45
Atletico BMG 42
Terni 37 +2
Tavernelle 29 + 3 (se il Città di Castello dovesse rinunciare)
Bastia 29 +3
Pontevalleceppi 29 + 2
Umbertide Agape 22 +2
Castiglione del Lago 22

Città di Castello 3* (-3) retrocesso matematicamente.

Lascia un commento