LA STORIA DELLA PALLACANESTRO a Sansepolcro e dintorni

Puntata n.15

Facendo un breve exursus con quanto accaduto si nota subito che la Società è stata tra le prime nel mondo del gioco di squadra a chiedere il passaggio in Umbria. C’è chi storce il naso: noi siamo toscani, la crescita di una società avviene contro squadre tecniche e, forse, più forti, ma chi non è pienamente d’accordo e sono coloro che optano per l’Umbria. Le distanze sono minori, le squadre forti, ma adatte a far crescere i giovani se hanno talento, gli avversari sono forti ugualmente, ma invece che andare a Livorno, o imbatterci contro città come Firenze che hanno una vera e propria Academy del Basket, ci si po’ confrontare con Perugia, Gualdo, al massimo Terni, che hanno fatto la storia del Basket umbro per competere poi ad altri livelli. Il tempo per far maturare giovani talenti è sia in Umbria che in Toscana, la crescita di chi merita e sa giocare a basket, uno sport che di regole e regolette ne ha a bizzeffe, un po’ come tutti gli sports nati in America, è fondamentale. Per questo l’allora Presidente Pero che rimarrà in carica sino alla stagione 2003 chiama a Sansepolcro uno degli allenatori, Paolo Cianfrini, che di giovani conosce limiti e difetti, provenendo dalla città labronica dove nella Pallacanestro Livorno ha creato giocatori come Bonaccorsi o Aldi. A Cianfrini, grande tecnico giovanile, si affianca, da Sansepolcro, il promettente Alessandro Rossi. La qualità degli allenamenti diversi, la crescita degli allenatori, con Cianfrini, avviene simultaneamente, segno questo che Sansepolcro è una città fertile e che riesce a creare talenti importanti. Passano i campionati 96/97, 97/98, con la promozione in C2 Umbria per arrivare agli anni che porteranno al 2003. Nel frattempo Sansepolcro ha una sua squadra nata dal settore giovanile, i gemelli Lazzarelli, Massimo Del Gaia, Luca Comanducci, Luca Gabrielli, Patrizio Bazzurri e alcuni innesti dalla vicina Arezzo, sono frutto del tanto lavoro.

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