“Quella di Mantova è stata una partita dai due volti, commenta l’opposto della Erm Group San Giustino, Paolo Battaglia, perché intanto abbiamo dimostrato anche in questo caso di aver superato l’handicap del primo set. Siamo partiti molto forte, andando sul 7-1 in nostro favore; loro sono stati altrettanto bravi nel recuperare e in una circostanza anche nel portarsi avanti, poi però è uscita fuori la nostra squadra con la sua tenuta mentale: abbiamo lottato punto a punto fino a conquistare ai vantaggi il set iniziale.”
Quando Mantova ha avuto tre palle match a disposizione, non è stato facile e anche crederci era semplice. “Premesso che non sarebbe stato facile ribaltare, si percepiva comunque in campo una sorta di magia che faceva ben sperare. Si intuiva cioè che un qualcosa stesse per accadere: io in primis ero molto gasato e penso di aver trasmesso la mia rabbia e la mia sensazione a chi era di turno al servizio, incoraggiandolo con convinzione. E allora Cappelletti, chapeau a lui, ha azionato il suo braccio bionico, sfornando quattro battute che si sono rivelate decisive per il sorpasso sul filo di lana”.
