Un biturgense, Carlo Bernardini, alla guida del Città di Castello.
“Premetto, ci dice Carlo, che sono venuto a Città di Castello solo perché me lo ha chiesto ed era qui sino a qualche giorno fa, Mario Palazzi. Ora che lui è stato esonerato, anche io ho chiesto al Presidente di esonerarmi, nonostante oggi a Pierantonio abbiamo giocato la nostra onesta partita.”
Hai detto esonerarti, come mai non ti dimetti?
“Per due motivi, il primo perché ho una dignità e sono venuto qui perché dovevo seguire la Juniores tifernate che poi non è stata formata, secondo punto perché se vengo esonerato, posso trovare un’altra squadra, se mi dimetto questo non è possibile. Terzo, lo aggiungo io, sono venuto a Città di Castello perché c’era Palazzi che conoscevo dai tempi della Baldaccio. La sostanza è tutta qui, ma il fatto principale è che ero venuto per collaborare con Mario Palazzi, ora lui è stato esonerato ed anche io ho chiesto lo stesso provvedimento.” 
Ma cosa sta succedendo a Città di Castello?
“ Sono cose che non mi interessano, vedo che il ds ha dato le dimissioni, oggi a Pierantonio non avevamo il preparatore atletico né quello dei portieri. Fanetti se è andato, altri giocatori lo faranno nella prossima settimana, per cui il mio esonero, nonostante i complimenti del Presidente per la gara odierna, dovrà seguire quello di Palazzi. Siamo scesi in campo a Pierantonio con cinque fuori quota, abbiamo chiuso con otto”.
Poi domenica 29 settembre alle porte c’è il derby con il Sansepolcro.
“ Si giocherà, su richiesta del Sansepolcro, di sabato, ci dice Bernardini dato che i bianconeri hanno un impegno di Coppa Italia mercoledì 2 ottobre. Mi auguro che prima di questa partita, di questo derby, sia presa la decisione sul mio esonero.”