Il Polittico, che meraviglia

Li avevo visti separati, i Santi, in viaggi che faccio, nella speranza che arrivassero un giorno da Lisbona, New York, Londra, Washington, tutti assieme e fosse possibile vederli riuniti.
Quel giorno è arrivato e il Museo Poldi Pezzoli di Milano è riuscito nell’intento e, per la prima volta dopo 555 anni dalla sua realizzazione, il Polittico degli Agostiniani di Piero della Francesca è stato ricostruito, grazie alla direttrice del Museo milanese, Alessandra Quarto, in un luogo che è una vera e propria icona. Ed io ho avuto la fortuna di vedere l’opera di Piero.
Anche chi ha prenotato per la visita deve fare la fila, pure i giornalisti (che non pagano),ma non so per i gruppi. Una gentilissima signora ti intrattiene su qualsiasi argomento mentre fai la fila. Chi è venuto ha visto già diverse volte il Museo Poldi Pezzoli, ma è arrivato qui, appositamente, per il Polittico di Piero. C’è sempre tanta gente in Via Manzoni, sede di quel Museo che il mecenate Gian Giacomo Poldi Pezzoli, (morto a 57 anni), donò alla città. E’ aperto di lunedì, ma è chiuso il martedì. E’ consigliabile una visita in mezzo alla settimana, dal mio punto di vista non di lunedì quando tutti gli altri musei sono chiusi. C’è una breve fila da fare, se si è fortunati forse no, ma ne vale la pena per ammirare, tutto racchiuso in una stanza, quel Politico dove Piero è riuscito a portare il “cielo in terra”. E’ stata definita un’opera rivoluzionaria, a distanza di tanto tempo, e come ha sottolineato il Ministro Sangiuliano, è questo un omaggio ad uno dei più grandi artisti italiani e dell’arte universale. C’è inoltre un bel video che spiega, minuziosamente, il lavoro di Piero della Francesca che con Sant’Agostino, San Michele Arcangelo, San Nicola da Tolentino e San Giovanni Evangelista,  ha fornito un autentico capolavoro. Sapere poi che in una stanza vicina all’ingresso del Museo, c’è un evento artistico storico, lascia a bocca aperta. Non è facile provare a spiegare le sensazioni avute, ma sapere che hai di fronte un momento magico, non è semplice. Un’emozione forte, grande. Sono concessi 20 minuti per visitare la sala dedicata al Polittico, ma “organizzandosi” qualche istante….in più riesci a restare: sapere che al sommo Piero è dedicata un’apposita sala, visitare il Museo, vedere opere di Raffaello, Botticelli, Perugino, Pollaiolo, Pinturicchio, ma “imbatterti” in un altro artista nato a Sansepolcro, Giovanni de Vecchi con la sua Pietà, sapere che Poldi Pezzoli lo volle nella sua abitazione, è veramente fantastico. Ma è qui che puoi trovare il Grande, uso la G maiuscola appositamente, Piero della Francesca in una delle sue opere più significative. Apprezzati anche i gadget dedicati all’evento, dal libro (costo 32 euro), alla borsa, ai magneto, ai testi per Piero della Francesca e al suo capolavoro, riunito insieme per la prima volta. Che emozione. Fortunati coloro che potranno vedere il Polittico sino al 24 giugno 2024, poi i Santi riprenderanno la loro…. Strada. Concludo che sul testo dedicato a questa “riunificazione” unica, si parla molto di Sansepolcro e ciò, ne sono certo, sarà sicuramente un’occasione unica ed un grande vantaggio per la città e per tutta la valle.

Foto sotto: Pietà di Giovanni de Vecchi


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