Una Primavera con i “fiocchi” per Sansepolcro

Una primavera per Sansepolcro che si annuncia con il botto. Oggi 20 marzo, un evento epocale al Museo Poldi Pezzoli di Milano, mentre domani 21 marzo, alle ore 12, verrà riposizionata, dopo 7 anni di restauro, la Deposizione del Rosso Fiorentino nella chiesa di San Lorenzo.
Da oggi costerà veramente poco: 14 euro ammirare e partecipare alla visita ad una delle più significative opere di Piero della Francesca al Poldi Pezzoli di Milano per quello che è definito l’evento dell’anno. E’ stata chiamata, giustamente, un’esperienza unica e irripetibile, in cui Sansepolcro sarà protagonista. Il Museo Poldi Pezzoli di Milano, dove per la prima volta nella storia, dopo 555 anni dalla sua realizzazione, sarà presentato il Polittico Agostiniano di Piero della Francesca. Iniziato nel 1454, il capolavoro di Piero fu ultimato nel 1469 e destinato all’altare maggiore della chiesa degli Agostiniani a Sansepolcro. La pala fu successivamente smembrata e dispersa entro la fine del XVI secolo. Ciò che resta oggi, otto pannelli in totale, si trova in musei europei e statunitensi oltre che al Poldi Pezzoli. Grazie alla collaborazione con i grandi musei proprietari, la Frick Collection di New York, con il San Giovanni Evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo il Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona, con  Sant’Agostino, la National Gallery di Londra con San Michele Arcangelo, sarà così possibile ammirare riuniti tutti i frammenti del famoso polittico con il Museo stesso, Poldi Pezzoli, che possiede il pannello raffigurante San Nicola da Tolentino. Il progetto vuole, per la prima volta, restituire al pubblico e agli studiosi la piena esperienza dell’opera pierfrancescana in tutta la sua potenza evocativa dell’epoca rinascimentale. “Sia il Comune di Sansepolcro che la Fondazione Piero della Francesca, dichiarano l’assessore alla cultura di Palazzo delle Laudi, Francesca Mercati, e la presidente della Fondazione, Francesca Chieli, hanno concesso il patrocinio alla prestigiosa iniziativa. I nostri loghi compaiono in tutto il materiale promozionale dell’evento. E saremo presenti all’inaugurazione ufficiale, oggi, a Milano di quello che si annuncia come appuntamento clou dell’anno per l’arte rinascimentale”. La mostra allestita al Museo Poldi Pezzoli di Milano sarà visitabile da oggi mercoledì 20 marzo sino a lunedì 24 giugno.
Da giovedì 21 marzo, alle 12, riposizionamento della Deposizione del Rosso Fiorentino nella chiesa di San Lorenzo a Sansepolcro.
L’opera fu commissionata per la chiesa di Santa Croce a Sansepolcro dalla confraternita di Santa Croce; la tavola era destinata all’altare maggiore e doveva rappresentare un Cristo deposto. La commissione del dipinto è da datarsi tra il 1524 e il 1525, data in cui probabilmente fu commissionata a Raffaellino del Colle; successivamente il pittore locale la cedette al Rosso, affinché in città “rimanesse qualcosa di suo”, come scrisse Vasari. Il contratto tra l’artista e il priore della confraternita fu stipulato nel 1527, dopo che il Rosso Fiorentino, a seguito del Sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi, fuggi giungendo prima a Perugia e poi a Sansepolcro. Tale commissione fu approvata e aiutata dal vescovo Leonardo Tornabuoni, già committente del Rosso a Roma e anche lui rientrato da poco in città. Il dipinto fu realizzato nel 1528.
Nel 1554 le monache benedettine di San Lorenzo furono trasferite nei locali della confraternita di Santa Croce, ciò comportò l’ampliamento dell’edificio, con la costruzione del coro delle monache dietro l’abside della chiesa. L’ampliamento non comportò lo spostamento dell’opera, che fu semplicemente rialzata per permettere l’apertura della grata sopra la mensa d’altare.
Nel 1808 il convento di San Lorenzo fu soppresso e trasformato in orfanotrofio, ma fortunatamente il dipinto non fu confiscato con le requisizioni napoleoniche.
Nel 1940, durante il coinvolgimento dell’Italia in Guerra, la pala d’altare si trovava a Firenze per la Mostra del Cinquecento toscano tenuta a Palazzo Strozzi; allo scoppio del conflitto venne ricoverata nei depositi del Museo del Bargello per preservarla dai possibili danni bellici. “Notizie sulla Deposizione del Rosso Fiorentino tratte su Opificio delle Pietre Dure”

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