Ugo Russo a Pontedera per Mazzinghi

E dopo quasi mezzo secolo, Ugo Russo, da noi intervistato, torna a esibirsi in teatro nell’importante lavoro sulla vita del pugile, assieme ad altri grandi nomi dello sport

Non tutti sanno che…..
Dopo il triennio 1969-71 con il Csr e i numerosi matinée al teatro “Orione”, organizzati dal barone Cini, Ugo Russo rappresentò in teatro per 25 repliche nel 1976, da protagonista assieme a Angie Vibeker, “Ma che sera pazza questa sera” piena, tra l’altro, delle sue riuscitissime imitazioni. Da lì in poi, e parallelamente anche prima, la frequentazione di moltissimi palcoscenici italiani e non solo, ma per
proporre le sue canzoni e le parodie dei suoi personaggi in spettacoli musicali veri e propri. Oltre, ovviamente, ad essere diventato e rimanere tuttora uno dei giornalisti più apprezzati.
Allora, Ugo, cos’è questa novità? “Dopo 48 anni torno a fare teatro proprio per un evento fondamentale che riguarda un grandissimo campione della nostra boxe, pugile in grado di elargire insegnamenti di sport e di vita, lui che davanti a tragedie e enormi difficoltà in cui la vita stessa lo ha messo di fronte ha sempre saputo rialzarsi con onore, dignità e successo. Sandro Mazzinghi è stato mio amico fraterno e purtroppo non c’è più da qualche tempo, Per fortuna il suo ricordo viene costantemente rinnovato nel rapporto che c’è con la sua famiglia. Dal 5 all’8 di ottobre a Pontedera il locale Teatro Era vedrà sia la messa in scena della commedia di Dario Torromeo “Il Ciclone di Pontedera-Anche i pugili piangono”, sia la premiazione del 2° Premio nazionale “Alessandro Mazzinghi” che quest’anno verrà assegnato a Marcello Lippi, consigliato e portato da me, mentre il premio dell’Amministrazione comunale, dedicato a una realtà sportiva del luogo, che si è particolarmente distinta, andrà alla società Club Scherma Valdera, per i successi e i risultati ottenuti e per la partecipazione al progetto SchermAbilità.
Chi ci sarà con te ne’ “Il Ciclone di Pontedera”? 
“Oltre al giornalista Dario Torromeo, una vita come firma del Corriere dello sport per il pugilato e apprezzato scrittore, che ha composto il lavoro e lo presenterà, Patrizio Oliva, Francesco Damiani, Mauro Parrinello, gli attori Chiara Argelli e Giuseppe Ippoliti; ad assistere in prima fila, ovviamente, ci sarà la famiglia Mazzinghi con la moglie Marisa ed i figli David e Simone”.
Il tuo ruolo? 
“Intanto racconterò i momenti sportivi e umani che mi hanno legato al grande pugile, tanti aneddoti di vita, l’amicizia presto sbocciata e che è durata tante decine di anni; inoltre commenterò i suoi matches più importanti, in particolare farò la radiocronaca di spezzoni dei suoi incontri che lo hanno portato ai titoli mondiali conquistati”.
Questa rinnovata esperienza in teatro avrà un seguito? 
“Si stanno già raccogliendo altre date –conclude Ugo Russo- e si spera di fare un numero di rappresentazioni che possano omaggiare al meglio la figura di un grande campione che ha dato il massimo lustro allo sport italiano nel mondo; in più, e voglio ribadirlo, è stato un costante esempio per il suo modo splendido di vivere, pur tra mille avversità. Voglio ancora ricordare che nella circostanza dei primi di ottobre la sua città, Pontedera, gli intitolerà una piazza”. Si tratta del largo che si trova nella parte finale di via Gioacchino Rossini, adiacente a Piazza del Teatro. Lì, oltre alla targa per la toponomastica, sarà collocato anche un pannello biografico dedicato a Mazzinghi”.
A tre anni dalla morte del campione la sua città gli conferisce un tangibile segno di riconoscenza. Lui, che è stato il più importante personaggio pontederese espresso dalla storia.


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