Si è conclusa la manifestazione storica delle auto che hanno partecipato alla corsa Pieve S. Stefano – Passo dello Spino e che l’hanno resa famosa in Italia e all’estero. Per la classifica, come vettura turismo è stata premiata la Lancia Fulvia Zagato di Franco Fiorino, mentre all’Abarth OT 1300 “periscopio” di Roberta Miniggio è andato il premio riservato alle vetture Gran Turismo. Il fiorentino Giuliano Peroni ha ricevuto il premio riservato alle vetture Sport Prototipo grazie alla sua Osella PA8 motorizzata BMW, e l’Abarth 2000 SP di Edoardo Magnone ha ottenuto il premio riservato alla vettura “Regina delle Salite”. La Fiat Bosato Formula Junior di Walter Faralli si è aggiudicata il premio come vettura monoposto con motore anteriore, e all’Alfa Romeo 6C 1750 di Marco Terenzi è andato il premio per le vetture anteguerra.
A Emanuele Fantini è stato assegnato il premio “Francesco Veri” riservato al concorrente più giovane, mentre il “Premio Emanuele Caporali” (uno degli ideatori dello Spino) se l’è aggiudicato Angelo Miniggio grazie alla sua Abarth 2000. Il premio “Pietro Del Corto” per la vettura rally più rappresentativa è andato alla Lancia Stratos di Claudio Alfonsi, mentre il premio alla carriera sarà nella bacheca di Roberto Brenti, per le sue innumerevoli presenze alla Cronoscalata dello Spino. Il premio riservato alla miglior auto stradale è andato all’Alfa Romeo 1900 CSS di Paolo Saporetti. La “Coppa Ugo Barone” riservata alla vettura con un passato sportivo più significativo è stata assegnata alla Lancia Aurelia B20 di Giuliano Bensi, e per concludere il Trofeo “Adriano Gradi” (fondatore dello Spino) è stato consegnato al tedesco Bernd Becker per la sua Porsche 910 sport prototipo. 