“Ci siamo adoperati, ha detto il presidente della provincia di Arezzo, Silvia Chiassai, per reperire risorse con le quali asfaltare i pezzi di strada più bisognosi di intervento e poter sperimentare l’allestimento di barriere protettive laterali in acciaio al posto del cemento. In Italia, siamo fra i primi in assoluto a farlo, considerando il fatto che il percorso dello Spino è fra i più frequentati anche dai motociclisti”.
La provincia ha speso 50.000 euro legati alla sicurezza di questa importante arteria.
Il sindaco Albano Bragagni, peraltro sponsor in qualità di presidente dell’azienda Tratos: “Abbiamo chiesto un aiuto e la Provincia è stata puntuale nel mantenere le promesse per cui grazie ai lavori che sono stati realizzati e a quelli ancora in cantiere potremo aspirare ad avere di nuovo la titolarità per le vetture moderne”.
Di particolare rilievo anche gli interventi di Francesco Conti, consigliere dell’Automobile Club di Arezzo, di Sergio Boncompagni della Bs Lubrificanti di Sansepolcro, altro sponsor attraverso il prestigioso marchio Castrol, di Fabio Pecorari, direttore generale della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo e, per la parte tecnica, di Andrea Cartocci del Valtiberina Motorsport, che ha auspicato un numero di partecipanti a questa edizione che possa avvicinarsi in totale a quota 200. La gara come evento, la sicurezza stradale come prerogativa, questi i temi dibattuti per l’edizione della sfida automobilistica, 10ª Cronoscalata Storica dello Spino (tricolore auto storiche) e della 47ª Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino (vetture moderne), in programma il 7, 8 e 9 giugno prossimi lungo i 6 chilometri della provinciale 208 da coprire due volte.