
Marco Gobbini
Il commento al giro di boa, in serie B1 femminile di pallavolo, dopo aver dato uno sguardo il 23 gennaio agli alti e bassi di San Giustino, tra casa e fuori, lo lasciamo al tecnico bianco azzurro, Marco Gobbini, anche per un voto e un giudizio.
“Direi un 7 a livello di risultati, facendo la media fra un rendimento casalingo da 8,5-9 e uno fuori da 5,5. Se invece devo giudicare impegno e compattezza del gruppo, allora do un bel 10”.
Come si spiega questa differenza di personalità fra partite interne e gare esterne?
“Intanto – e questo è il dato positivo emerso proprio al giro di boa – qualcosa si è sbloccato anche in trasferta, perché a Cesena, pur perdendo, ho visto una squadra viva, che ha lottato e dato l’anima, portando via un punto. Spero allora che con la gara di Cesena sia cambiato il tipo di approccio fra casa e fuori”.
La partita più bella?
“Quella contro Trevi, ma anche contro Montale Rangone e Castelfranco di Sotto i nostri successi sono stati limpidi”.
Le partite da dimenticare?
“Quella in casa contro San Lazzaro di Savena e quella di Quarrata”.
Nonostante qualche battuta a vuoto non programmata, la zona play-off è ancora lì.
“Sì, però ribadisco il concetto: la squadra è soprattutto in crescita e i risultati saranno – me lo auguro – la conseguenza di questa evoluzione”.

Gobbini e Mezzasoma
Arriverà qualche giocatrice per completare la rosa?
“Lo spero, perché in 9 è sempre un adattamento e non un lavoro, quindi abbiamo bisogno di pedine anche per aiutare la squadra, altrimenti il 6 contro 6 non è possibile anche se il fatto di essere rimaste in 9 non deve diventare una giustificazione”.
Si ricomincerà con la gara di Pontedera sulla carta semplice.
“Il Pontedera ha battuto 3-0 il Montale Rangone, deve far punti per salvarsi e quindi ci ha fatto capire, nell’ultimo turno, che per noi non sarà di certo una passeggiata. D’ora in poi sarà dura anche contro chi deve tirarsi fuori dagli impicci”.
San Lazzaro di Savena e Sassuolo irraggiungibili.
“Se analizziamo il potenziale sulla carta, Sassuolo è più forte e non soltanto per la Aguero e la Crisanti, che già sono due grossi calibri. San Lazzaro, capolista, fa leva su un blocco granitico (allenatore compreso), al quale ha aggiunto due pezzi che hanno ulteriormente innalzato il tasso tecnico della squadra. Vedremo come andrà a finire, ma sarà dura recuperare terreno su entrambe”.
E San Giustino?
“Se le ragazze non lamenteranno problemi fisici e se continueremo a lavorare così, penso che saliremo in alto anche noi. Essendo in 9, però, dovremo sperare che non accadano più imprevisti”.
Questa l’attuale classifica che vede sempre al comando San Lazzaro con 35 punti, seguito da Sassuolo 31, Cesena 25, Trevi e Castelfranco di Sotto 24, Macerata e San Giustino 23, Castelnuovo Rangone 21, Moie 19, Quarrata 14, Empoli 12, Perugia 11, Pontedera 9, Padova 2.
La prima classificata è promossa in serie A2, la seconda e la terza disputano i play off promozione, mentre le ultime tre retrocedono in B2.
Ora la giornata di sosta per riprendere il 3 febbraio con la prima di ritorno, fuori casa, a Pontedera con fischio d’inizio alle 21.